Agli inizi della sua carriera Katie Lee, designer tessile, creava i suoi disegni utilizzando le tecniche analogiche. L’arrivo della tecnologia digitale ha rivoluzionato il modo di operare di Katie che ha prima trasferito la fase creativa sul PC e qualche tempo dopo, investendo in una stampante a getto d'inchiostro e in una pressa, anche quella produttiva, creando personalmente sia i campionari sia le collezioni da presentare ai clienti.
Quando Katie ha deciso d’investire in una stampante a getto d'inchiostro, non sapeva cosa cercare. Dopo aver parlato con diversi rivenditori, ha deciso di acquistare un sistema Roland DG equipaggiato con inchiostri Kiian Digital. Un buon inizio per realizzare piccole campionature e fare pratica: Katie era entusiasta della flessibilità ottenuta di poter modificare facilmente il disegno originale prima di realizzare il campione stampato e presto capì che poteva produrre i campionari ma non solo: anche il prodotto finito.
Le prime produzioni inviate ai clienti da Katie mostravano delle leggere differenze di tono rispetto ai campioni originali; spesso, le è stato chiesto di correggere le varianti per compensare i limiti dovuti all’impostazione base del set d’inchiostri (CMYK) della soluzione su cui aveva scelto d’investire. Invitata a un’Open House del suo fornitore, Katie ha incontrato i tecnici di Kiian Digital che presentavano sia i nuovi colori fluorescenti sia quelli spot appena introdotti nella gamma. Katie ha parlato a lungo con Kiian Digital delle possibilità di oltrepassare i limiti del suo sistema di stampa decidendo, alla fine, di potenziare la sua soluzione con l’aggiunta dei colori spot che avrebbero ampliato il gamut riproducibile, superando il limite iniziale.